Mercato immobiliare in Italia: segnali di ripresa ancora lontani

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I dati del secondo osservatorio di Nomisma sul mercato immobiliare del 2024 portano alla luce una situazione all’insegna della stabilità. Allo stato attuale, secondo gli esperti, non è ancora possibile parlare di segnali di ripresa dopo la perdita di quota post pandemica.

A contribuire a questo quadro ci pensano fattori come l’accesso al credito bancario più ostico rispetto al passato e, in generale, la situazione reddituale delle famiglie italiane, che non consente di accendere mutui in maniera serena e agevole.

A esprimersi sulla situazione ci ha pensato Luca Dondi Dall’Orologio, intervistato dal quotidiano Italia Informa. Ha ricordato come, nel corso degli ultimi 18 mesi, il mercato immobiliare in Italia sia stato interessato da una notevole perdita di quota, con una contrazione delle compravendite pari all’8% circa.

Ha definito il calo tendenziale, frutto di fattori come l’esaurirsi della spinta propulsiva post pandemica – dopo il lockdown, i numeri delle compravendite immobiliari è tornato a crescere, con un particolare focus sulle soluzioni caratterizzate da una metratura importante e da spazi aperti – e il cambiamento della situazione economica.

Dondi ha portato l’accento su un altro aspetto di massima rilevanza in una congiuntura economica inflattiva, ossia l’assenza di adeguamenti salariali.

Questa situazione ha portato le banche a rendere più difficile l’accesso al credito per i mutui, il cui ricorso per le compravendite immobiliari è calato del 26% circa nel 2023.

Come potrebbero andare le cose nel prossimo futuro

Dondi, nel corso della sopra menzionata intervista, si è espresso anche sulla situazione che potrebbe delinearsi nel prossimo futuro, concentrandosi in particolare sull’atteggiamento delle banche.

A suo dire, nonostante sia prevista, per i prossimi mesi, una riduzione dei tassi, l’approccio degli istituti di credito sarà ancora all’insegna della prudenza.

Tra i motivi da chiamare in causa, è possibile citare il timore di impatti negativi rilevanti sul mercato del lavoro a causa della situazione economica, con conseguente aumento della probabilità di insolvenze.

Non ritiene possibile, ad oggi, poter parlare di segnali di ripresa, anche a fronte di un taglio dei tassi che, rispetto alle previsioni, sta comunque avvenendo con grande lentezza.

Il problema dei salari

Nel corso dell’intervista, è stato sollevato pure il problema degli incrementi salariali che, secondo Dondi, sono necessari per poter risolvere una situazione che, ormai, vede gli acquisti immobiliari appannaggio solo delle famiglie con importanti liquidità a disposizione, che possono quindi permettersi di pagare la casa senza ricorrere al mutuo.

Per dare qualche numero utile a capire qualcosa di più della situazione basta rammentare che, nel 2023, circa 300mila famiglie hanno desistito dal proposito di acquistare la casa facendo ricorso al mutuo.

Come cercare casa nel 2024

In una situazione del genere – che sta vedendo, come ovvia risposta al congelamento dei numeri delle compravendite, cifre in crescita nel comparto delle locazioni, come dimostra l’aumento dei canoni del 2,5% su scala semestrale nel 2023 – può sembrare impossibile trovare casa.

Facendo attenzione ad alcuni semplici accorgimenti, si può rendere la ricerca decisamente meno difficile.

Essenziale è partire da buone basi. Ciò vuol dire, per esempio, orientarsi verso portali che, come il celebre https://www.immobiliovunque.it/ , contengono solo annunci di immobili selezionati da agenti immobiliari referenziati.

Ciò permette agli utenti di partire già con un ottimo livello di tranquillità.

Cruciale, inoltre, è ricorrere ai comparatori di mutui, così da farsi un’idea più chiara sulle caratteristiche del piano adatto alle proprie esigenze.

In generale, è consigliabile definire il budget orientandosi verso una cifra leggermente più bassa rispetto a quella che si potrebbe spendere. In questo modo, qualora dovessero palesarsi imprevisti, cosa frequente quando si compra casa, si minimizzano i problemi.

Altro consiglio che fa la differenza riguarda il fatto di esaminare, nei casi in cui si acquista in condominio, i verbali delle ultime due o tre assemblee.

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