Il social housing è noto anche con il nome di edilizia sociale, è un fenomeno molto diffuso in Europa negli ultimi tempi e si è affermato anche nel nostro Paese. Soprattutto è il contesto che si è venuto a determinare a causa della crisi economica che ha portato allo sviluppo del social housing. Infatti, a causa di condizioni economiche sempre più precarie e difficili, molte famiglie si trovano in difficoltà ad ottenere una casa in affitto o anche chiaramente ad acquistare un immobile di proprietà. Gli ostacoli maggiori si incontrano soprattutto nel pagamento delle utenze, dei mutui, degli affitti o ci si trova di fronte alla necessità di poter arrivare a ristrutturare una casa che ha bisogno di interventi.
Che cos’è il social housing
Il social housing è un tipo di edilizia residenziale sociale, che prevede che delle unità immobiliari vengano affittate a persone per le quali il canone previsto non deve superare il 30% del loro reddito. Quindi nascono tante iniziative di questo genere, come ad esempio il Fondo Ca’ Granda, che è un fondo comune di investimento con l’obiettivo di creare valore attraverso una gestione ben precisa degli immobili.
Il patrimonio della Fondazione viene messo a disposizione di coloro che ne hanno diritto, investendo in progetti di social housing soprattutto per rispondere alle nuove esigenze abitative a Milano. Allo stesso tempo c’è un altro obiettivo molto importante, che è quello di finanziare la costruzione del nuovo Policlinico di Milano.
C’è una differenza sostanziale tra il social housing e l’edilizia popolare. Infatti in quest’ultima formula si prevede l’assegnazione di abitazioni a familiari o persone che non hanno reddito o che hanno un reddito molto basso. Invece il social housing si vuole porre il fine di perseguire un principio di sostenibilità che vale sia per gli individui singoli che a livello collettivo.
Quali sono le problematiche che mira a risolvere il social housing
L’iniziativa del social housing è davvero apprezzabile, perché queste formule si pongono al servizio della risoluzione di molte problematiche che sono tipiche delle città odierne e delle comunità attuali. Alla base c’è solitamente una situazione di emergenza abitativa (anche con difficoltà ad accedere alle case popolari).
Col social housing si vuole cercare una soluzione a questa situazione priva di sostenibilità, per risolvere anche il problema della mancanza di accesso ad immobili ad elevata efficienza energetica. Inoltre il social housing o edilizia residenziale sociale ha come fine anche quello di rimediare all’assenza di spazi condivisi, dove la comunità si può sviluppare e dove può avvenire un’integrazione fra vari individui che compongono la società.
Queste soluzioni si rivolgono a famiglie a basso reddito, alle giovani coppie, agli studenti universitari fuori sede e anche agli anziani che hanno difficoltà a mantenersi in maniera autonoma.
I vantaggi più importanti dell’housing sociale
Con il social housing si possono realizzare anche affitti o acquisto di un’abitazione. L’unico criterio fondamentale è che venga mantenuto intatto il vincolo di destinazione della casa o che comunque l’immobile venga messo in locazione seguendo le normative ben precise.
In genere il contratto non è fisso, ma si struttura in base al reddito e alle caratteristiche dell’individuo. Tutto questo comporta sicuramente dei vantaggi importanti, che poi coincidono fondamentalmente con gli obiettivi principali dell’housing sociale.
Da un lato si vuole porre rimedio alla disuguaglianza abitativa e si vuole anche far sentire più alleviato il problema dell’esclusione sociale. L’housing sociale è molto importante perché risponde alle esigenze del mercato immobiliare, proponendo comunque delle offerte che rimangono flessibili e che quindi sono molto utili per chi ha difficoltà nel permettersi di poter acquistare un immobile o di prendere una casa in affitto.
Inoltre un altro vantaggio importante legato all’edilizia sociale è quella di far sì che si possa accedere sempre di più ad immobili ad alta efficienza energetica.