Sai che un tempo c’erano circa 200 campanili Venezia? Questi elementi architettonici ancora oggi caratterizzano il panorama della città. Sono molti, realizzati con stili architettonici differenti, e testimoniano la lunga storia della Serenissima. Se guardando in basso ci stupiamo di vedere ovunque acqua e canali, guardando in alto noteremo un panorama altrettanto unico. Nei prossimi paragrafi vi racconteremo tutti i segreti di questi campanili.
Campanili Venezia: perché oggi sono diminuiti?
Ogni campanile di Venezia ha una sua personale storia, ed è davvero difficile raggrupparli sotto un unico percorso. Molto dipende dal periodo in cui li hanno eretti, da coloro che hanno patrocinato i lavori, e anche dai luoghi scelti per la costruzione.
Nonostante ciò molti hanno avuto un destino simile, quello del degrado e del crollo. Cerchiamo di capire perché oggi a Venezia restano circa 80 campanili, molti meno rispetto all’età d’oro della città.
In primis molto dipende proprio dalla struttura stessa della città. I vari isolotti che compongono la Serenissima sono in costante pericolo, perchè rischiano di sprofondare all’interno della laguna. Ciò fa sì che per gli edifici più alti sia piuttosto difficile avere fondamenta davvero solide. Bisogna anche considerare che i campanili hanno una base piuttosto ristretta rispetto al peso della struttura, ed è facile che il baricentro possa spostarsi. Basti pensare che ancora oggi a Venezia sono presenti dei campanili inclinati, in maniera simile alla più celebre Torre di Pisa.
Inoltre, nonostante il loro valore storico, all’interno dei campanili difficilmente hanno conservato veri e propri tesori. Ciò ha fatto sì che nei secoli sia stata data poca importanza alla loro conservazione, lasciandoli crollare quando la struttura ha presentato i vari segnali di cedimento. Anche il peso delle campane ha influenzato la debolezza dei campanili.
Il Campanile di San Marco
Il campanile più famoso della Serenissima è quello di San Marco, che domina l’omonima piazza. La sua storia inizia più di mille anni fa, quando iniziò la sua costruzione: secondo alcuni documenti risale addirittura al IX Secolo, in pieno alto Medioevo. Nel corso dei secoli è stato ristrutturato e danneggiato più volte, a seconda degli eventi che si sono susseguiti. Ad esempio nel 1511 la sua robustezza è stata messa a dura prova da un forte terremoto. Inoltre la sua forma e l’altezza rispetto agli altri edifici lo resero un vero e proprio parafulmine, che in rare occasioni venne colpito dalla potenza di questo fenomeno elettrico. Solo tre secoli fa si decise di aggiungere alla struttura un parafulmine per scaricare a terra la potenza di lampi e tuoni.
Tutto ciò fino al definitivo crollo, avvenuto nel 1902. Il campanile di San Marco è completamente crollato, fortunatamente senza colpire nessuno. Come è possibile che possiamo ammirarlo ancora oggi? Semplice: il campanile è stato completamente ricostruito così com’era. Ci sono voluti alcuni anni, ma oggi è ancora più in salute, pronto a vegliare sulla città e sui suoi abitanti.